< back

ENDE NEU


Fabio Giampietro, Alberto Ponticelli, Vins Grosso, Paola Verde



vernissage: giovedì 12 aprile 2012

ore 18.00


ingresso gratuito


SPAZIO CONCEPT

via Forcella 7

Milano

mm2 Porta Genova

www.spazioconcept.org


***


finissage: venerdì 13 aprile 2012

dalle ore 19.00 alle ore 01.00

ingresso 5 euro


visuals

live act elektro/ebm/industrial


Pablito El Drito

Ice Age

X-Beat

ENDE NEU

a cura di Paola Verde


L´estetica del nuovo sublime ci porta a contemplare scenari di attraente solitudine di fronte alle rovine del futuro che si stratificano sulle macerie del passato.

Così sono le Città rappresentate da  Fabio Giampietro,  Alberto Ponticelli, Vins Grosso e da Paola Verde, un fermo immagine  all' interno di un viaggio attraverso di esse, in un ribaltamento percettivo così potente da sradicare la tradizionale percezione geometrica della realtà urbana. 

Olio su tela di grandi dimensioni, fotografie ed elaborazioni digitali, tavole di fumetti fino al dettaglio della cornice  della vignetta: da qui si diramano metropoli frattali, città invisibili e prospettive vertiginose.  Alcune sembrano uscire dal margine, impossessandosi dello spazio circostante. Non esiste più il territorio, è  l'architettura che lo modella come un fluido.

In queste Metropoli del Nuovo Millennio qualunque luogo è immerso in un continuum di cui esso è al tempo stesso fulcro e satellite. Le loro strutture sono molto simili a quella della rete: la città è un brodo primordiale di informazioni che si svelano nel momento in cui ci si arresta e si cerca una logica, accorgendosi che ci si sta perdendo in esse senza cristallizzarsi in una oggettività urbana ma dinamizzandosi in un'infinità di soluzioni possibili e altrettanto verosimili.

Il paesaggio non è che un flusso di informazioni continuo, dinamico, vertiginosamente in bilico tra lo stabile e l' instabile. Non ci si sposta di Zona a Zona, bensì si entra in un circuito che si perpetra in ogni luogo in maniera assolutamente trasversale: ormai lontana dalle logiche cartesiane, radicate nella sua ortogonalità, la Città Continua ha matrice frattale e si sviluppa secondo direttrici di pensiero, sfruttando la quarta dimensione, il Tempo.

Ed è proprio il Tempo il padrone indiscusso di questi luoghi. Il tempo che sgretola, arrugginisce, logora, creando un anello di congiunzione tra passato e futuro prossimo, catapultandoci attraverso epoche fino a intravedere il  destino estremo di queste Metropoli in evoluzione, nella loro crescita senza sosta fino all' implosione. 

Ende Neu, che significa "Nuova Fine" in lingua tedesca e' una riflessione sulle città del terzo millennio, paesaggi dove l' uomo e' scomparso, quando il futuro raccontato nei libri e nella filmografia cyberpunk e di fantascienza e' già diventato un passato lontano e resta solo il desiderio di rimanere sospesi a contemplare questi luoghi o di lasciarsi andare, precipitando all' interno di essi.

(Paola Verde)



****


Fabio Giampietro nasce a Milano nel 1974 dove vive e lavora.

Si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera, sezione pittura, realizza scenografie teatrali. Si laurea nel 1998 presso l’ Istituto Universitario di Lingue Moderne IULM a Milano.

Realizza dipinti spesso di grandi dimensioni su cui stende il colore ad olio per poi raschiare via quello stesso pigmento e far emergere il bianco della tela a creare effetti di luce e contrasti tonali con i grigio-ocra della pittura che danno forma alle architetture.

Le sue Vertigo sono vedute estreme di città spesso immaginarie ma per nulla irreali; inquietanti metropoli moderne che rimandano a inquadrature cinematografiche e immagini da fumetto. Davanti alle sue tele si viene letteralmente trascinati dentro lo scenario apocalittico di una città in distruzione oppure portati sul ciglio di un grattacielo e costretti a puntare lo sguardo sotto i propri piedi; dalla cima è difficile percepire la presenza degli esseri umani, assenti oppure troppo lontani lì sulla piazza e così si resta soli con le proprie inquietudini davanti a città immense ma desolate; gli edifici invadono lo spazio della tela e proseguono oltre suscitando quasi un senso di vertigine. I colori spenti riflettono simbolicamente la memoria di tempi vissuti, di emozioni e sentimenti.

Ha partecipato a Masters of Brera nel 2008 a Shangai, premiato al concorso la Fenice di Venezia, presente nelle fiere italiane, Miart dal 2005 al 2009 e Artverona. Ha esposto a Miami, Lubiana, Berlino e Gent.


www.fabiogiampietro.com


***************


Alberto Ponticelli nasce a Milano il 10 giugno 1969, frequenta l' Istituto Europeo di Design.

Nel1994 è terzo classificato alla rassegna fumettistica Prato Fantastico e, nello stesso anno, comincia a fare fumetti con Graziano Origa per poi collaborare con lo Shock Studio, importante esperienza dell'editoria fumettistica indipendente italiana, pubblicando anche negli Stati Uniti con la Dark Horse Comic disegnando Egon e la mini serie Dead or Alive, successivamente prodotte in Italia dalla Panini.

Nel 2001, disegna per la Marvel la miniserie Marvel Knights e l'adattamento a fumetti dal film Blade 2 su testi di Steve Gerber (Howard the Duck), oltre a una parte della storia Captain America lives again (scritta da David Gibbons), che resta incompiuta.

Nel 2006, per l'etichetta KSTR della francese Castermann, disegna la graphic novel Come un cane, su testi di Alex Crippa, ambientata tra le favelas del Brasile nel mondo dei combattimenti clandestini.

Dal 2007, lavora ai disegni di Unknown Soldier una serie che parla dell' Uganda e dei bambini soldato su testi di Joshua Dysart, per il marchio Vertigo della DC Comics.

Nel 2008 disegna la graphic novel Fuochi Fatui, scritta da Giustina Porcelli per l' etichetta Castermann, che parla di un mondo dove i supereroi malati finiscono in una sorta di manicomio, e scrive e disegna il volume Blatta per Leopoldo Bloom Editore, che gli fa conseguire il primo premio come migliore disegnatore al Premio Attilio Micheluzzi nel 2009.

Nel 2011 esce Le 5 Fasi, prestigioso volume di grande formato realizzato assieme a Officina Infernale, Squaz, Akab, Tiziano Angri, Ausonia, poliedrici artisti uniti per descrivere le cinque fasi del dolore attraverso cinque storie a strisce, sei progetti artistici e una grande mostra itinerante.



www.albertoponticelli.com


****************



Vincenzo Grosso nasce a Nuoro il 24 gennaio 77. All'eta di 13 anni si interessa all'Arte di strada e inizia l' esperienza writing nella sua città, dove qualche anno dopo si diploma all' l'Istituto d'Arte. Nel 97 parte per Firenze dove consegue il diploma di Belle Arti e la conseguente abilitazione all'insegnamento delle Discipline Pittori- che. Dal 2005 Insegna all'Istituto d'Arte di Nuoro e collabora, con istituzioni d'arte e non, per la realizzazione di eventi ed interventi artistici nella sua regione e in alcune città Italiane.

Oltre a dirigere concorsi estemporanei di pittura e streetart per giovani nella sua regione, ha partecipato a numerosi meeting e workshop nel campo del writing,  e numerose esposizioni collettive e personali. I suoi ultimi lavori focalizzano la propria attenzione sulle post architetture e le possibili conseguenze degli eccessi del mondo moderno.

E' presente nel catalogo premio Terna 03, nella categoria under 35. Dal Dicembre 2009 vive e lavora Berlino. Nel 2011 vince il concorso MAN -Gaswork e risiede per tre mesi a Londra.

I suoi lavori, realizzati spesso su grandi dimensioni con strumenti costruiti da lui stesso per la stesura del colore, sono visioni di metropoli in continua espansione, vittime dei cambiamenti climatici e degli eccessivi consumi di massa, edifici che crollano e città che si sgretolano, appartenenti a un futuro apocalittico molto prossimo.


www.vinsgrosso.com


****************


Paola Verde nasce a Milano il 03 luglio 1976 dove si laurea in Architettura e frequenta l' Istituto Italiano di Fotografia. Interessata da sempre alla città'  e ai suoi cambiamenti, documenta il declino delle metropoli nell' era post industriale attraverso scatti realizzati all' interno di vecchie fabbriche dismesse ed edifici industriali abbandonati, tra cui le ex Acciaierie Falck, lnnocenti, Breda di Milano, Porto Marghera a Venezia, ex Fiat a Torino...

Il suo lavoro fotografico su Berlino, città' in cui si trasferisce nel 2009, diventa spunto ed ispirazione per una mostra realizzata insieme al pittore Andrea Chiesi dal titolo Perpetuum Mobile.

Alle foto tradizionali scattate in pellicola o in digitale affianca i lavori sulle Citta' Invisibili e sulle Stagioni delle Nebbie, composizioni digitali dove rappresenta metropoli in bilico tra il passato e il futuro, in un ipotetica era apocalittica dove le rovine del futuro si stratificano sulle macerie del passato, in un crescendo di edifici derelitti e fantasma senza più alcuna presenza umana.

I suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste e magazine e presentati all' interno di mostre in Italia e all' estero e in fiere come Miart (Milano) e Stroke (Berlino).

Come curatrice ha collaborato con importanti artisti internazionali, organizzatrice a Milano di numerose mostre ed eventi, tra cui Whereis101 e Whereis107, illegal art happening in fabbriche abbandonate. A Berlino nel 2009 ha fondato il progetto artistico XLAB Corrosive Art Farm con sede a Kreuzberg, ospitando mostre personali di vari artisti di ogni calibro e nazionalità come Giacomo Spazio, Andrea Chiesi, Prof. Bad Trip, Karl Persson, Erik Kirton, Akab, e Vins Grosso.


www.paolaverde.it